Il Podcast dell’intervento di Giuseppe Giannini (08-05-2020) ai microfoni di Centro Suono Sport all’interno del programma 1927 – La Storia Continua
“La Coppa Italia vinta nel 1986 contro la Sampdoria fu una bella soddisfazione, una partita giocata bene. La volontà di Eriksson e della società era di far maturare i giovani in Coppa Italia e l’allenatore è stato coerente con quella scelta fino alla fine. Il suo calcio era fatto di tanti movimenti in campo per togliere punti di riferimento agli avversari.
Di quella gara ricordo Toninho Cerezo, fu decisamente la sua partita: giocò gli ultimi minuti perché era già in procinto di essere ceduto ma riuscì a segnare il gol vittoria. Era un beniamino dei tifosi, un calciatore fortissimo. Dovendo scegliere un solo compagno di centrocampo tra quelli con cui ho giocato farei il suo nome. Cerezo era un calciatore universale che riusciva a coprire tutte le zone del campo, mentre io, Ancelotti, ma anche lo stesso Falcao invece giocavamo molto più spesso al centro”.
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